Puglia: 30 milioni per Cluster Tecnologici Regionali

Cluster Tecnologici RegionaliVia libera ai “Cluster Tecnologici Regionali per l’Innovazione”, il nuovo bando della Regione Puglia che si rivolge alle micro, piccole, medie o grandi imprese e agli organismi di ricerca che vogliano contribuire allo sviluppo regionale attraverso attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione, negli ambiti tematici della strategia regionale.
Come spiegato dall’assessore allo Sviluppo Economico Loredana Capone, con questo bando la Regione Puglia mette a disposizione delle aggregazioni pubblico-private 30 milioni di euro per progetti che potenzieranno le masse critiche di competenza nelle tre Aree di innovazione della strategia SmartPuglia2020: la Manifattura sostenibile, la Salute dell’uomo e dell’ambiente e le Comunità digitali, creative ed inclusive, in modo da rafforzarne la capacità di attrazione di investimenti e talenti e di realizzazione di reti lunghe nazionali e sovranazionali.
Il bando Cluster Tecnologici Regionali per l’Innovazione rappresenta un’azione di collegamento tra il ciclo di programmazione 2007-2013 ed il nuovo. Si tratta, quindi, di una “Azione Ponte” che si inserisce nel percorso di costruzione e rafforzamento della Strategia regionale per la ricerca e l’innovazione basata di Specializzazione Intelligente per il ciclo di programmazione dei fondi strutturali 2014-2020, SmartPuglia2020.
Nello specifico, attraverso questo bando, la Regione Puglia mira a incentivare la realizzazione di progetti di ricerca collaborativa tra imprese e Organismi di ricerca riconducibili alla linea di intervento: a. Ricerca Industriale (RI); b. Sviluppo sperimentale (SS).
I progetti dovranno prevedere un Raggruppamento che deve comprendere almeno 2 (due) Imprese (Micro, Piccole, Medie o Grandi), di cui una PMI ed un Organismo di ricerca. Il ruolo di soggetto capofila e coordinatore del progetto del Raggruppamento dovrà essere ricoperto da una Impresa. Il soggetto capofila, scelto tra i co-proponenti, o l’organo comune nell’ipotesi di reti di imprese, assumerà la funzione di coordinamento del progetto e di interfaccia con la Regione Puglia per ogni adempimento burocratico – amministrativo previsto in attuazione del progetto.

Gli aiuti saranno erogati in forma di contributi in conto impianti. Per le Imprese, l’intensità di aiuto, calcolata in base ai costi valutati ammissibili, vista la collaborazione effettiva con un organismo di ricerca che sostenga almeno il 10% dei costi ammissibili e che abbia il diritto di pubblicare i risultati della ricerca, non può superare le percentuali di contribuzione di seguito specificate, calcolate rispetto ai costi valutati ammissibili:

a) per attività di ricerca industriale :

  • 70% per le micro, piccole imprese;
  • 65% per le medie imprese;
  • 50% per le grandi imprese;

b) per attività di sviluppo sperimentale:

  • 45% per le micro e piccole imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 25% per le grandi imprese;

Le aliquote saranno incrementabili del 10% nel caso in cui il progetto preveda il coinvolgimento di potenziali utenti connessi alle sfide sociali e venga realizzato un dispositivo dimostrativo dei risultati raggiunti e  una specifica attività di dimostrazione pubblica .

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